Area Naturalistica

All’interno del Parco del Sirente-Velino è presente un’area di maggiore pregio naturalistico, cuore del Parco stesso: l’ Area Naturalistica Orientata Monte Velino, istituita nel 1987 con un’estensione di 3550 ettari e che si innalza dai 987 metri s.l.m. fino ai 2400 metri s.l.m. delle cime gemelle del M. Velino (2487m) e del M. Cafornia (2424m).

La natura carsica del massiccio ha consentito la formazione di una varietà di fenomeni geomorfologici come la valle della Majelama e la valle di Teve, valli di origine glaciale con una sezione ad U, inoltre la costituzione calcarea comporta l’assenza di acqua superficiale (eccezion fatta per il lago della Duchessa a 1700 m) ed un notevole sviluppo dei fenomeni carsici sotterranei.

Il paesaggio del Velino cambia bruscamente a secondo che si consideri la parte volta a settentrione o a meridione.

La struttura calcarea del massiccio determina anche una caratteristica vegetazione di arbustati sempreverdi e vegetazione erbacea alpina con sporadiche faggete e, dove gli stress idrici e termici sono minori, quercete. Notevole importanza riveste la rara Betulla pendula, presente nel Vallone di Teve, residuo dell’ultima glaciazione.

Durante la primavera e l’estate si possono osservare varietà di fioriture rare ed endemiche come l’allium lineare. Invece il lato settentrionale del massiccio è ricopertola da estensioni di foreste di faggio.

La varietà della vegetazione che va dalle vette spoglie e sassose alle praterie d’alta quota alle faggete e al bosco misto e ai campi coltivati delle pianure, determina una corrispondente varietà faunistica.

Si riscontra la presenza di rapaci diurni e notturni come l’aquila reale, la poiana, l’astore, il gheppio, il gufo reale e comune, la civetta, il barbagianni, oppure il fringuello alpino, il picchio muraiolo, il grifone e il corvo imperiale, questi ultimi reintrodotti dal Corpo Forestale dello Stato, Ente gestore dell’Area Naturalistica.